Mazda MX-30 | Test Drive
MAZDA MX-30
Testo Marco Rallo / Foto Daniél Rikkard
Siamo ormai abituati a sentir parlare di oggetti intelligenti. Ma potrà mai un qualcosa di inanimato avere la meglio sull’istinto umano? Questo sarebbe un bell’argomento per intrattenere amici e colleghi aspettando l’alba, ma il tutto suona in maniera differente quando si adatta la situazione al mondo delle automobili, dove inevitabilmente vengono subito alla mente quelle a emissioni zero. Auto elettriche, per fare in modo di agitare il sopracitato discorso da bar. Mazda ha da poco presentato la sua prima vettura elettrica e perfettamente in linea con l’identità di un brand all’avanguardia, ma che ben sa cosa significhi l’espressione “piacere di guida”, la MX-30 è un concentrato di intelligenza e astuzia, una serie di accorgimenti messi insieme per un motivo ben preciso e pronti a sorprendere pur sempre restando fedele alla necessità di essere smart, come piace dirlo al giorno d’oggi.
Posizionandosi sullo scaffale dei SUV compatti con linea da coupé, la MX-30 ingloba la nomenclatura che identifica vetture pensate per offrire praticità alle famiglie (CX-3 e CX-30) e quella che rappresenta il brand nella mente di ogni appassionato di guida (MX-5), il tutto realizzando un modello totalmente elettrico che si affida ad un singolo motore elettrico con batteria da 35.5 kWh in grado di garantire una percorrenza massima di circa 200 km. Pochini, potreste obiettare, soprattutto trattandosi di un piccolo SUV e non di una più razionale city car, ma Mazda ha fatto i compiti e sulla base di una percorrenza media per quel che riguarda non solo l’utilizzo di una vettura elettrica, ma anche la strada percorsa nel più tipico dei tragitti casa-lavoro, 200 chilometri sono più che abbastanza per rendere superfluo e dispendioso il bisogno di portarsi appresso un motore più grande e batterie più pesanti.
Ecco uno dei tanti punti che caratterizza la MX-30, che grazie a dimensioni tuttavia generose, conferma che Mazda renderà presto disponibile un range extender, ovvero un motore wankel che collegato ad un generatore di corrente permetterà la ricarica delle batterie. Ecco come sarà quindi sfruttato lo spazio lasciato vuoto all’interno del vano motore. Trazione solo all’anteriore nel nostro caso e una potenza di 143 cavalli che grazie all’istantaneità dell’erogazione ed ai 270 Nm di coppia, consentono spostamenti agili in città, come lontani dai centri urbani. Il baricentro molto basso ed un peso che supera di poco i 1.700 kg sono quindi i due aspetti che strizzano l’occhio ad una guidabilità divertente, anche quando la strada si fa tutta curve. Altri tratti distintivi della MX-30 sono identificabili nel suo profilo con coda spiovente e che grazie alle portiere posteriori con apertura controvento (come sulla RX-8, ndr) accentuano la fluidità del Kodo design e la voglia di togliersi qualche sfizio stilistico, per un modello tanto importante quanto efficace.
Utile in caso di bambini, meno se i vostri passeggeri posteriori vanno di fretta, lo spazio a bordo non manca e nonostante l’idea di claustrofobia suscitata osservandola da fuori, anche chi siede dietro sta comodo e rilassato. Sempre restando nell’abitacolo, grazie all’utilizzo di materiali riciclati per sedili e plancia, la MX-30 continua a sfoggiare grande personalità, con due schermi digitali, uno superiore con sistema multimediale e navigazione e uno inferiore da 7”, tramite il quale gestire i comandi del clima. Una volta elogiata la concretezza e la volontà di uscire dal coro, senza necessariamente ricorrere ad un design da pellicola fantascientifica, guidare la prima Mazda 100% elettrica si dimostra perfettamente in linea con quanto promesso dalla casa.
Agile in città, con una lunghezza di 4,39 metri e una larghezza di 1,80, la seduta della MX-30 è abbastanza alta da offrire un’ottima visibilità tutt’intorno, ma allo stesso tempo abbastanza bassa da fornire i feedback alla guida utili per percepire un comportamento su strada non così lontano dall’illustre parente decapottabile. Nonostante l’ottimo spunto, il peso e la volutamente ridotta potenza del motore elettrico, preferiscono una guida più rilassata alle prestazioni alle quali magari ci si è abituati, quando si parla di vetture elettriche. Ecco come i due paddle al volante tornano utili, andando a modificare il livello di rigenerazione della batteria, mentre i tempi di ricarica dalle colonnine veloci richiedono poco tempo, pur sempre ricordando che d’altro canto l’autonomia massima di cui andrete a disporre non supererà mai i 220 km, prima che si renda necessario un altro break alle colonnine.
Se volessimo parlare di automobili intelligenti, la MX-30 ha davvero da dire la sua e per una volta non in termini di gadget multimediali o superflui optional che probabilmente non userete mai, ma piuttosto rivolgendo le giuste attenzioni ad una clientela che non è estranea alla convivenza con una vettura elettrica. Con prezzi a partire da €34.900, Mazda offre tre diversi allestimenti – Executive, Exceed ed Exclusive – i quali vanno a spuntare le rispettive caselline in termini di dotazioni, ma che già dal primo gradino garantiscono un’esperienza di guida eco-friendly, smart e stilisticamente entusiasmante. Per una volta, c’è sfizio, ma anche tanta sostanza.
MAZDA MX-30
Motore elettrico con batteria da 35.5 kWh Potenza 143 hp Coppia 270 Nm
Trazione Anteriore Trasmissione Cambio Automatico Rapporto Singolo Peso 1.720 kg
0-100 km/h 9,7 sec Velocità massima 140 km/h Prezzo da €34.900 Percorrenza circa 200 km