
Renault Scenic E-Tech | Test Drive
Testo Marco Rallo / Foto Richard Montagner
Sono sicuro che anche per molti di voi, come per il sottoscritto, leggere il nome Scenic porti subito alla mente la primissima generazione di quel modello che concesse a Renault di centrare ancora una volta l’obiettivo in termini di auto per famiglie. Un’impresa ampiamente riuscita anni prima con l’Espace e quindi bissata con un’ulteriore evoluzione del concetto di auto totalmente devota alla praticità. Con il trascorrere delle stagioni, la Scenic ha subito le dovute trasformazioni che le hanno permesso di restare tra i modelli più family-friendly della casa francese. Adesso è giunto il momento di cambiare ed esattamente come avvenuto nei confronti della sopracitata Espace, si parla di un SUV, o crossover se preferite. E fidatevi che la nuova generazione è davvero tutta nuova.



Si parte ovviamente dall’aspetto principale, ovvero il fatto che si tratti di un modello (almeno per il momento) unicamente disponibile in versione 100% elettrica, da qui il suffisso E-Tech. Ci sono due versioni, una equipaggiata con un pacco batterie da 60 kWh e quella in prova, con batterie da 87 kWh e un’autonomia che promette di superare addirittura i 600 km nel ciclo WLTP. Poi basta anche un solo minuto ad osservarla per rendersi conto di quanta acqua sia passata sotto i ponti, ricalcando il momento di grazia che sta attraversando il brand francese. La nuova Scenic ha le forme e le caratteristiche per combattere con chi dice la sua da parecchio in questo segmento, Qashqai su tutte. Si getta nella mischia dove bisogna ovviamente tenere a mente che il mondo reale non ama scendere a compromessi e deve sempre far fronte alle esigenze di diverse tipologie di clienti.







È qui che lo stile della Scenic gioca un ruolo di fondamentale importanza, unendo i tratti somatici del nuovo design language visto per esempio su Austral ed Espace, ma sviluppandoli in maniera personale con trovate aerodinamiche e una mascherina anteriore molto aggressiva. Tutto viene quindi adattato ad una piattaforma dalle dimensioni più contenute, in maniera da metterla a suo agio in ambito urbano, almeno quanto sulle lunghe distanze. 4,4 metri di lunghezza, 1,8 di larghezza e quasi 1,6 di altezza, misure che consentono di trovare parcheggio dove SUV di taglia più grande farebbero fatica, il tutto senza rinunciare allo spazio a bordo, abbondante per cinque persone anche grazie al pianale piatto. Le batterie sono poi sistemate dietro e in basso, a tutto beneficio di un vano di carico piuttosto ampio e agevolato da un pozzo, ideale per sistemare i cavi di ricarica, infischiandosene dell’assenza del frunk, il secondo vano bagagli che solitamente viene ricavato sotto il cofano anteriore.



La Scenic E-Tech conferma l’ottima dotazione infotelematica resa disponibile sugli ultimi modelli Renault, con mappe e sistema di riconoscimento vocale Google, clima bizona, piastra di ricarica per lo smartphone e due generosi schermi digitali che formano la classica L rovesciata. Massima possibilità di personalizzare la propria esperienza di guida, non solo in termini estetici, come per esempio le 48 diverse tonalità di colore per la LED strip che corre lungo l’intero cruscotto, ma anche per la modalità di guida personalizzata, unitamente ai sistemi di sicurezza, facilmente richiamabili tramite apposito pulsante fisico, il che è un punto a favore rispetto a quasi tutti i competitors. L’allestimento Esprit Alpine non aggiunge nulla in termini dinamici, ma impreziosisce il look con il particolare grigio opaco con dettagli blu a contrasto, cerchi da 20 pollici e loghi sparsi qua e là per l’abitacolo.

Una volta al volante si può sempre decidere l’intensità di frenata rigenerativa tramite le palette al volante e macinare chilometri confermando quanto la nuova Scenic non sia soltanto un’auto piacevole da guardare, ma anche da guidare. I 218 cavalli a disposizione sono più che abbastanza e concedono brio in qualsiasi situazione, mentre gli speciali pneumatici Michelin E-Primacy rotolano silenziosi e promettono di limitare il consumo di elettroni. Alla colonnina si riceve un massimo di 150 kW e dopo aver guidato per un mese in pieno inverno, sfruttando aria condizionata, sedili e volante riscaldato, mi sono avvicinato a circa 480 km, specificando di non essere mai stato lì a badare al risparmio energetico. A conti fatti è quindi possibilissimo percorrere più strada. Se state considerando l’acquisto, la voce prezzo è ovviamente un fattore fondamentale e in questo caso dimenticatevi il budget considerato per la prima generazione. La nuova Scenic E-Tech parte da un minimo di €40.000 – per la versione Comfort Range da 170 cv – e da €47.000 per la Long Range come quella in prova, alle quali aggiungerete quasi 2.000€ per l’allestimento Esprit Alpine. Una cifra importante che rispecchia il sacrificio economico necessario per una mobilità elettrica di prim’ordine anche laddove si parli di modelli inizialmente pensati per motorizzare le masse. Sfogliando il catalogo Renault è davvero impossibile non trovare il modello che risponda alle nostre esigenze, ma la Scenic sembra essere quella in grado di appagare le necessità dei più. Anche stavolta.


RENAULT SCENIC E-TECH ESPRIT ALPINE LONG RANGE
Motore Elettrico con Batterie da 87 kWh Potenza 218 hp Coppia 300 Nm
Trazione Anteriore Trasmissione Cambio Automatico a Rapporto Unico Peso 1.852 kg
0-100 km/h 8,4 sec Velocità massima 160 km/h Prezzo da€49.050 Autonomia 625 km (dichiarata dalla casa)