Salpando Per Nuovi Orizzonti Con La Nuova Infiniti Q50 S Hybrid
INFINITI Q50 S HYBRID
SALPANDO PER NUOVI ORIZZONTI
Testo e foto di Alessandro Marrone
La linea immaginaria dell’orizzonte è proprio là, a prescindere da dove ci troviamo e dove ci voltiamo, sarà sempre quell’indistinto e lontano punto verso il quale volgiamo lo sguardo ed i nostri sforzi, quasi per fare in modo che si materializzi in qualcosa di concreto, per poterlo magari raggiungere ed afferrare. Come ogni obiettivo che ci poniamo, l’orizzonte non resta fermo e si sposta costantemente oltre, facendosi rincorrere per tutta una vita, ma diventando più chiaro e nitido man mano che la nostra esperienza ed il nostro bagaglio di ricordi viene arricchito di momenti che si scolpiscono nel nostro animo. La storia di Infiniti, inizialmente nato come ramo di lusso del marchio Nissan, è piuttosto recente, tanto da essere introdotto negli USA nel 1989 ed approdare in Europa soltanto nel 2008, con il celebre SUV FX. Una missione che sarebbe stata difficile svariati decenni prima, figuriamoci in tempi così recenti, dove anche la concorrenza meno blasonata è ormai in grado di produrre ottime vetture. Ma questo non ha impedito ad Infiniti di ritagliarsi uno spazio tutto suo, fatto di un design avveniristico e dalle linee decise, tanta tecnologia per chi esige comfort a bordo ma senza rinunciare al piacere di guida. Con questi presupposti è diventato in brevissimo tempo sinonimo di classe e sportività, allargando la propria gamma sino ad offrire ottime proposte per ogni segmento. Ecco perché siamo volati in Portogallo per provare la nuova Q50S Hybrid, la berlina sportiva che più di ogni altro modello rappresenta l’eccezionale essenza del brand giapponese, fatta di una proposta chiara e precisa per un determinato pubblico. Quale? Andiamolo a scoprire.
Il cielo sopra Porto è scuro ed occasionali rovesci si abbattono sulle carrozzerie Iridium Blu delle tre vetture che Infiniti ha messo a disposizione di una ristrettissima rappresentanza di stampa nazionale, una ghiotta occasione per sottolineare come sia più importante la qualità rispetto alla quantità. Salgo a bordo, cercando riparo dall’insistenza del malumore scaricato dalle nuvole sopra di noi e chiudendo la portiera lascio definitivamente fuori tutti i rumori, grazie ad una perfetta insonorizzazione dell’abitacolo. La plancia è stata aggiornata, abbiamo un nuovo volante a tre razze dal design più sportivo e moderno, impunture sulla selleria ed i vari pannelli in pelle, i due classici schermi touch dai quali gestire ogni funzione dell’auto e un itinerario che ci porterà alla scoperta di una città dalle mille sfaccettature – la definirei quasi ibrida, proprio come la Q50S che non attende altro che dimostrare le proprie capacità.
La visione di Infiniti è precisa e non gira intorno ai propri obiettivi: il guidatore è al centro di tutto e può contare su un pacchetto meccanico e tecnologico da far invidia alla NASA. Stilisticamente parlando la nuova Q50S aggiorna sensibilmente quanto già introdotto con il precedente modello (provato su Auto Class #45, ndr), grazie ad una griglia frontale resa ancora più aggressiva, gruppo ottico anteriore che richiama l’occhio umano (sia nel design, che nel movimento) ed un aumento del taglio a mezzaluna del montante posteriore. Ad evidenziare l’intenzione di diversificare le proposte ci sono i tre allestimenti disponibili, ovvero Base, Premium e Sport, o anche Sport Tech, ognuno dei quali è già di per sé in grado di offrire un pacchetto completo di rispettivi optional ed un equipaggiamento che non farà ammattire i clienti in fase di configurazione. Resta e viene anzi ulteriormente migliorato il tipo di servosterzo elettrico diretto “steer by wire”, il quale attraverso tre centraline gestisce in maniera immediata a precisa gli input che vengono trasmessi al volante, in modo da semplificare la guida nel traffico cittadino e rendere più piacevole quei momenti in cui deciderete di dare sfogo alla potenza del motore. Già, un aspetto che merita di essere sottolineato è che nonostante il suo look sia reso più muscoloso dal pacchetto Sport, che comprende tra le altre cose dei profili scuri sotto al paraurti anteriore ed al diffusore posteriore, non ci troviamo di fronte ad un’auto che ha perso l’eleganza che contraddistingue il leit motiv del brand, ma cela sotto al cofano un V6 benzina da 3.5 che va ad abbinarsi all’unità elettrica, erogando così 364 cavalli e 546Nm di coppia. La scelta dell’ibrido è una realtà che si sta sempre più affermando e che inevitabilmente verrà abbracciata da un numero sempre maggiore di clienti, potendo agilmente controllare gli spostamenti più brevi senza far svegliare il V6, ovviamente pronto e immediato non appena viene chiamato in causa.
Il primo giorno a Porto sta volando via veloce e ampie strade che costeggiano un oceano infuriato si alternano a più strette vie rivestite di porfido, le quali si addentrano in centri abitati colorati da case dai più disparati rivestimenti. La libertà si respira a pieni polmoni ed ovunque volgo lo sguardo noto un panorama completamente differente rispetto a quello che ho ogni giorno davanti agli occhi. I volti delle persone sono amichevoli e nel centro città tutti si voltano ad osservare l’Infiniti che percorre in lungo e in largo piazze gremite di gente che torna a casa dopo una intensa giornata di lavoro. C’è ancora tempo per far tappa allo spettacolare Palacrociere di Leixões, una struttura immensa disegnata dall’architetto Luis Pedro Silva e terminata nel 2011, per la quale sono state utilizzate ben 1 milione di piastrelle. Il contrasto tra i diversi stili architettonici della città e le vie lungo il fiume Duero creano quei colori di Porto che si attenuano con il calare della sera mentre il nostro gruppo raggiunge l’incantevole Hotel Casa do Conto per la conferenza stampa e la cena. Il mattino dopo la sveglia suona presto e ci rimettiamo alla guida, apprezzando la praticità di una berlina di taglia media che sa muoversi agilmente anche nel traffico più intenso del mattino. Tengo anche d’occhio i consumi, soprattutto perché non ho certo risparmiato il V6 sotto al cofano, avendo a disposizione alcune strade abbastanza larghe per saggiare la modalità Sport a dovere. Proprio le differenti modalità di guida, tra cui c’è anche la possibilità di combinare i vari parametri a proprio piacimento (Individual), offrono una vettura totalmente polivalente. In Standard tutto è impostato per far convivere la natura da elegante e comoda berlina da viaggio con l’indole sportiva dei suoi 364cv, mentre selezionando Eco o Snow, la resistenza dell’acceleratore si fa notevole, con sterzo e la combinazione motore/cambio che tengono il più possibile giù di giri il motore. In Sport, quella che ovviamente prediligo, tutto si affila con un controllo intelligente dei giri motori che con il cambio in automatico non saliranno inutilmente verso la linea rossa, a meno che non siate proprio voi a chiederlo. Sposto la leva verso di me e sfrutto le 7 marce tramite i paddle dietro al volante, tutto è molto preciso e nonostante la scivolosità dell’asfalto la Q50S non ha incertezze. Vado appositamente a cercare il limite d’aderenza degli ampi pneumatici che avvolgono i cerchi da 19 pollici e la trazione integrale mi tira fuori con estrema facilità, consentendomi di affrontare curve veloci e cambi di direzione come se la strada fosse completamente asciutta.
Nonostante pesi 1.900 kg non da l’impressione di portarsi appresso l’intero ufficio ed avendo regolato la seduta come piace a me, ho totale visibilità di ciò che c’è attorno ed il perfetto controllo del telaio sotto il mio fondoschiena. Infiniti non si è risparmiata neppure in termini di sicurezza, andando a dettare nuovi standard per una dotazione fin troppo completa e che vede il DAS (Direct Adaptive Steering) tra i suoi punti di forza. Il mio occhio cade sul display digitale situato in mezzo ai quadranti analogici di tachimetro e contagiri e posso notare che il consumo carburante non si discosti dai 5,9 l/100km dichiarati dalla casa, a patto che siate gentili con l’acceleratore, altrimenti i miei 12 l/100km sono stati il naturale risultato di una giornata di guida abbastanza allegra. Tappa dal laboratorio orafo J.M. de Sousa, per ammirare come vengono artigianalmente lavorati preziosi in oro ed argento e si riparte per un tratto autostradale che mette in luce l’elevate qualità di silenziosità e comfort di marcia, anche a velocità sostenute. La sicurezza percepita a bordo è totale e cullato da un assetto morbido ma reattivo divoro svariati chilometri senza neanche rendermene conto. Credo che potrei tornare a Milano via terra ed essere più riposato di quanto sarei con il viaggio in aereo, ma non è possibile – non questa volta. Si fa ora di pranzo e dopo un continuo nascondino con un timido sole, raggiungiamo la location di Casa de Chà da Boa Nova, una moderna struttura a due passi dall’oceano, la quale ci riserva un percorso gastronomico che sarebbe riduttivo chiamare pranzo. Le onde si fanno sempre più violente ed infrangendosi contro gli scogli creano lo sfondo perfetto per gli ultimi scatti alle tre Q50S, adesso accompagnate da una splendida Q50 rossa dotata del potente 3.0 V6 biturbo da 400 cavalli. Il rumore dell’acqua si mescola al verso dei gabbiani, la pioggia fa di nuovo capolino e lo sguardo si perde nuovamente verso l’orizzonte, sancendo come Infiniti sia nuovamente riuscita a compiere l’ardua impresa, aggiornando una ottima vettura e conferendole quel carattere e quelle qualità che avevo già potuto apprezzare due anni fa, ma che oggi sono state confermate con decisione e sapranno farsi abilmente strada nella giungla del mercato internazionale. Con prezzi che partono da 39.900€ per la versione diesel base, spinta da un 4 cilindri 2.2cc da 170cv, mi aspetto di vedere sempre più di frequente quell’inconfondibile muso Infiniti per le strade. Ne sono convinto, come sono certo che al volante vedrei lo sguardo di un cliente soddisfatto e che ha finalmente trovato il motivo che aspettava per scegliere qualcosa di diverso dal solito, ma che fosse in grado di non fargli rimpiangere di aver preso una strada alternativa. Che poi questa strada punti dritta verso l’orizzonte o per qualche città magica come Porto non ha importanza, perché le svariate sfaccettature della Q50 sapranno farvi apprezzare il viaggio e non portarvi soltanto a destinazione.
INFINITI Q50S HYBRID (2018-)
Layout – Motore anteriore + unità elettrica, trazione integrale
Motore – 6 cilindri a V 3.498cc a benzina/elettrico (ibrido)
Trasmissione – cambio automatico a 7 rapporti
Potenza – 364 cv @ 6.800 rpm
546 Nm @ 1.800 rpm
Peso – 1.918 kg
Accelerazione – 5,1 sec.
Velocità massima – 250 km/h
Prezzo – da 59.900 €