SUBARU BRZ GUNMA EDITION
EXCITER
Testo di Andrea Balti
Foto di Daniél Rikkard
La potenza non è tutto, ma soltanto per chi sa davvero andare forte.
Carpe Diem, dicono. Sfruttate ogni singola occasione, cogliete l’attimo e nutritevi sino all’ultima goccia di quella passione che ci batte in mezzo al petto. Con la coupé di Subaru non potrete fare in maniera diversa. Ogni mattina vi sveglierete presto e ogni sera tornerete più tardi del solito, dissetando quella sete di chilometri che nonostante tutto non sarà mai saziata. Al pari della leggendaria Impreza, poi divenuta WRX STI e ormai addirittura uscita di produzione, la BRZ è una di quelle automobili che riesce a stregarti, ma la grande differenza con l’indimenticabile sorellastra spoiler-munita e con un buon 90% delle altre vetture sportive in commercio è rappresentata da quello che vi mette a disposizione. Non ci sono schienate di cavalli a rendere facile il vostro bisogno di velocità, dovrete sudare ad ogni curva e soltanto se lo vorrete sino in fondo attraverserete quel confine che divide una semplice giornata di guida da un’avventura vissuta sul filo del rasoio.
In listino dal 2012, la Subaru BRZ ha subìto un leggero restyling di mezza età nel 2016 e approda nel 2019 con un’edizione speciale denominata Gunma Edition. A impreziosire questo modello abbiamo un colore dedicato, il bellissimo Cool Grey Khaki, due stripes nere che attraversano la vettura da cofano a cofano e una serie di dettagli (sempre neri) come la lama sui passaruota, gli specchietti retrovisori, lo spoiler posteriore e i cerchi in lega da 17 pollici. Quello che però rende questo modello speciale più intrigante è un interno dotato di avvolgenti sedili color mattone e nero in pelle e Alcantara e le sospensioni Sachs, pronte ad elevare il tasso di divertimento, qualora ce ne fosse stato ulteriore bisogno. Per il resto non cambia praticamente nulla e questo non è affatto un male, nonostante molti continuino a chiedere a gran voce qualche cavallo in più e magari addirittura una versione vitaminizzata che possa proseguire la leggenda STI.
Esatto, la BRZ resta fedele alla propria filosofia che mette il guidatore al centro di un micromondo che non viene ridotto ad un “punta e spara”, come succede troppo facilmente con dozzine di compatte sportive in grado di avvalersi di efficienti motori turbo e farti così dimenticare cosa si debba realmente fare per mantenere un’andatura elevata. Subaru, come del resto la sorella gemella GT86 di Toyota, ha voluto creare un’auto pura, mettendo un piccolo 4 cilindri boxer aspirato da 2 litri e 200 cavalli sotto al cofano, accoppiarlo a una trasmissione manuale a 6 rapporti e collegarlo al solo asse posteriore. Il peso, abbastanza ridotto e che si attesta attorno ai 1300 kg, un corpo vettura basso e filante e un perfetto bilanciamento fanno il resto. Persino le dimensioni degli pneumatici sono state mantenute al minimo e proprio in quest’ambito, almeno in versione stock, il profilo della BRZ pecca di una distanza tra ruota e passaruota fin troppo marcata. Il perché, in questo caso, è il fine massimo di tutta una serie di scelte che hanno premiato un’auto che a distanza di 7 anni dal suo lancio, mantiene intatte le doti di guida che premieranno chi saprà prenderla per il verso giusto.
Una volta seduto a bordo ti senti a due passi dal terreno sotto di te e nonostante il doppio scarico non emetta alcun tipo di rombo, il volante trasmette con precisione ogni minimo cambiamento della strada. La direzionalità è totale e la leggerezza del corpo vettura, unita ad un passo che non supera i 2 metri e mezzo, ti permettono di infilarti in curva e impostare l’uscita ancor prima che il tuo sistema nervoso se ne renda conto. Tutto è incredibilmente a portata di mano e se i due sedili posteriori sembrano più un piccolo vano di carico extra, il divertimento è tutto rivolto verso chi guida. La leva del cambio è corta e si trova esattamente dove dovrebbe essere, consentendo di cercare la marcia ideale e non perdere tempo per tornare con entrambe le mani sul volante e scaricare a terra un po’ di sana ignoranza. La potenza non è tutto, ma soltanto per chi sa davvero andare forte. È questo il limite che bisogna superare per ricevere dalla BRZ quello che la BRZ è in grado di offrire. Non aspettatevi un’accelerazione fulminea: i suoi 7,6 secondi sullo 0-100 km/h non sono affatto pochi. Non è neppure un’auto per sparate autostradali, con una velocità massima di 227 orari e una coppia di 205 Nm a 6.400 giri. La coupé giapponese è una di quelle auto vecchia maniera, analogica, meccanica e che ti infonde abbastanza confidenza per cominciare a prendere le misure e spingere oltre il tuo limite ideale di entrata in curva. Qui bisogna giocare con i pedali, essere rapidi nei movimenti, ma soprattutto violenti. Non c’è spazio per addormentarsi e buttare giù il gas aspettandosi che una turbina vi tolga dai piedi, perché dovrete arrivare nella marcia giusta, con la lancetta del contagiri a pizzicare la linea rossa e pronti a buttare dentro il rapporto successivo. Lo ripeto, la potenza non è tutto e quando accetterete la natura della BRZ, scoprirete di riflesso il suo perché nel panorama automotive. A quel punto ne apprezzerete il carattere a fondo e la vedrete come uno strumento musicale, esattamente come una chitarra sia in grado di suonare liscio alla festa del paese, o heavy metal di fronte ad un’arena in delirio. Voi siete il musicista, suonate ciò che volete.
E poi la guardi e ti compiaci di come sappia suscitare interesse nelle facce che incroci, lasciandole spiazzate sino a quando non noteranno le decals Subaru apposte sulle fiancate di questa Gunma Edition. Ma come ogni bella scoperta, vorrai goderti ancora un po’ di quella sana passione e allora si esce dai centri abitati, dove peraltro continuo a rimpiangere un pedale frizione troppo morbido, e punti il muso verso i monti, ancora immersi nella nebbia degli ultimi giorni di un inverno avaro di neve. Dopo qualche chilometro e dopo aver superato un fitto banco di nebbia, giungo in una delle nostre strade di montagna preferite e approfittando dell’asfalto umido, disattivo il controllo trazione, lasciando che il posteriore torni a rinfrescarmi la memoria riguardo a quanto sia semplice da raddrizzare una volta oltrepassato il limite di aderenza. L’assetto non è troppo rigido e nel misto stretto e con andature sostenute, paghi la scelta di avere degli pneumatici non ottimali per questo tipo di guida, ma quando cominciano i tornanti, è lì che inizio a ridere come un pazzo. Bisogna indurre un po’ di effetto pendolo, il cosiddetto “Scandinavian Flick”, andando a sterzare prima nella direzione opposta alla curva stessa e poi con un movimento secco scomporre i pesi e pestare l’acceleratore sino a pavimento. Questo è solo uno dei tanti esempi di come ci si possa divertire senza neanche avvicinarci al limite di velocità consentito.
Potrei continuare così sino all’infinito e vorrei anche farlo, ma il sole si è già ritirato e la vettura di supporto con il fotografo ha già fatto marcia indietro. Siamo rimasti io, la BRZ e una cinquantina di chilometri isolati sul fianco di una montagna ormai assalita dalla nebbia e dal buio pesto di una giornata invernale come tante. Attacco la radio con il volume al minimo, accendo il climatizzatore per riscaldare l’accogliente abitacolo della vettura e comincio a tornare verso casa a un’andatura da far invidia al classico “vecchietto col cappello”. È come se provassi in tutti i modi a ritardare il momento in cui entrare nel garage dell’ufficio, perché so che lasciare la chiave sulla scrivania e tornare a casa sarà un duro colpo. Come farò senza di lei?
SUBARU BRZ GUNMA EDITION
Layout – Motore anteriore, trazione posteriore
Motore – 4 cilindri boxer – 1.998cc
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 200 cv @ 7.000 rpm
205 Nm @ 6.400 rpm
Peso – 1.338 kg
Accelerazione – 7,6 sec.
Velocità massima – 227 km/h
Prezzo – da € 35.000